Informazioni - Comune di Castel Maggiore

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La Bassa Via dei Parchi

Indirizzo: Un percorso nel verde urbano di 12,13 km attraverso i parchi Lupicchio, Staffette Partigiane, 8 Marzo, Tolomelli, Giovanni Paolo II, Montezemolo, Calipari, Iqbal Masih, con partenza dal parco Erriu e Stasi (Via Lirone 46).

Informazioni: Dall’evento “L’appetito vien nei parchi - la prima Mangia longa di Castel Maggiore", organizzato dalla Pro Loco nel 2018 con la consulta welfare e la consulta sostenibilità ambientale, è nata l’idea, lanciata da Mauro Scalambra, di una Bassa Via dei Parchi, un percorso segnalato di oltre 12 Km che collega i parchi di Castel Maggiore permettendo di verificare distanze, di conoscere la flora, di praticare esercizi guidati. Il progetto prevede il collegamento dei parchi sul nostro territorio, ottimizzandoli attraverso proposte varie tra le quali cartelli informativi in merito alla storia del parco stesso e spiegazioni in merito alle piante presenti, utili anche in caso di visite guidate delle scolaresche.

Parco Iqbal Masih

Indirizzo: Via G. La Pira

Informazioni: Realizzato dall'ufficio ambiente del Comune nel 2002, si estende per mq. 47.728. Contiene 306 alberi, ed è un parco strutturato con diverse tipologie di paesaggio. Vi si trova una vasta area giochi per diverse fasce di età: si tratta dell'Area ludica più strutturata del territorio. Il terreno interessato partiva da una area prettamente agricola ai margini di Via La Pira per arrivare ad un’area di alta urbanizzazione Piazza Amendola. Si è voluto concettualmente mantenere la gradualità di tale distinzione anche nella piantumazione degli alberi. Infatti il parco alterna rilevati (collinetta) dal lato campagna con piantumazione di alberi per i nuovi nati: dal 1993 ne sono stati piantati circa 4.000 per i nuovi nati in 25 anni (piantine di un anno autoctone, fornite dalla regione: acero campestre, olmi, pioppi, ontano, salici, gelsi). Vi sono diversi boschetti adatti per la nidificazione della avifauna. Nell’area verso l’urbanizzato con le conche, sono presenti invece piante esotiche come il liquid ambar e il rododendro, o l' Ontano, che è una pompa idrovora naturale e ha funzione idraulica. Anche il piccolo fossato ornamentale con ponticello ha in realtà una importante funzione idraulica. Iqbal Masih nacque nel 1983 in una famiglia molto povera. A quattro anni già lavorava in una fornace, a cinque fu venduto dal padre ad un venditore di tappeti per pagare un debito di 12 dollari. Fu quindi costretto a lavorare 10-12 ore al giorno, incatenato al telaio e sottonutrito, tanto da riportare un danno alla crescita.Nel 1992 riuscì a uscire di nascosto dalla fabbrica e partecipò insieme ad altri bambini a una manifestazione del Bonded Labour Liberation Front(BLLF), Ritornato nella fabbrica di tappeti, si rifiutò di continuare a lavorare malgrado le percosse. Il padrone sostenne che il debito anziché diminuire era aumentato a diverse migliaia di rupie, pretendendo di inserirvi lo scarso cibo dato a Iqbal, supposti errori di lavorazione eccetera. La famiglia fu costretta dalle minacce ad abbandonare il villaggio e Iqbal, ospitato in un ostello dalla BLLF, ricominciò a studiare. Dal 1993 cominciò a viaggiare e a partecipare a conferenze internazionali, sensibilizzando l'opinione pubblica sui diritti negati dei bambini lavoratori pakistani contribuendo al dibattito sulla schiavitù mondiale e sui diritti internazionali dell'infanzia. Nel frattempo, sia per la pressione internazionale che per l'attivismo locale, le autorità pakistane avevano preso una serie di provvedimenti, tra cui la chiusura di decine di fabbriche di tappeti, salvando migliaia di bambini dalla schiavitù. Muore in un agguato il 16 aprile 1995, giorno di Pasqua. A seguito della sua morte, il tema del lavoro minorile, in special modo nell'industria pakistana dei tappeti, ha ricevuto ancora maggior attenzione, rendendo Iqbal un vero e proprio simbolo di tale causa.

Parco Colonnello Cordero Lanza di Montezemolo

Indirizzo: Via della Costituzione - Via Ilaria Alpi

Informazioni: Si estende per mq. 5.767 e contiene 73 alberi. Si tratta di un parco con area ludica e cippo commemorativo. I giochi sono stati inseriti sfruttando l'ampia ombreggiatura. Negli anni '70 la scelta degli alberi fu dettata dalla passione per l’esotico tipica di quegli anni (cedri e altre conifere di origine esotica). E' quindi un parco eterogeneo, dove si integrano piante autoctone con piante esotiche in voga all’epoca. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo (Roma, 26 maggio 1901 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un ufficiale italiano, comandante del Fronte Militare Clandestino contro l'occupazione nazifascista dell'Italia, martire alle Fosse Ardeatine e Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. "Ufficiale superiore dotato di eccezionali qualità morali, intellettuali e di carattere, dopo l’armistizio, fedele al Governo del Re ed al proprio dovere di soldato, organizzava, in zona controllata dai tedeschi, un’efficace resistenza armata contro il tradizionale nemico. Per oltre quattro mesi dirigeva, con fede ed entusiasmo inesauribili, la attività informativa e le organizzazioni patriote della zona romana. Con opera assidua e con sagace tempestività, eludendo l’accanita vigilanza avversaria, forniva al Comando Supremo alleato ed italiano numerose e preziose informazioni operative, manteneva viva e fattiva l’agitazione dei patrioti italiani, preparava animi, volontà e mezzi per il giorno della riscossa, con una attività personale senza soste, tra rischi continui. Arrestato dalla sbirraglia nazifascista e sottoposto alle più inumane torture, manteneva l’assoluto segreto circa il movimento da lui creato, perfezionato e diretto, salvando così l’organizzazione e la vita ai propri collaboratori. In occasione di una esecuzione sommaria di rappresaglia nemica, veniva allineato con le vittime designate nelle adiacenze delle catacombe romane e barbaramente trucidato. Chiudeva così, nella luce purissima del martirio, una vita eroica, interamente e nobilmente spesa al servizio della Patria" La Caserma del Reggimento Genio Ferrovieri, di stanza a Castel Maggiore, è intitolata proprio al Colonnello Montezemolo

Parco Papa Giovanni Paolo II

Indirizzo: Via Angelelli

Informazioni: Proveniendo da Via Angelelli, prima di addentrarsi nella zona industriale di Castel Maggiore, il Parco Giovanni Paolo II costituisce una bellissima barriera verde a protezione dell'abitato, insieme al parco Tolomelli, dove però la piantumazione è più recente. Pioppi e salici piangenti caratterizzano questa area, che immette nella Ciclovia del Navile. Percorso ciclo-pedonale “Walther Vignoli” Nel marzo del 2016 è stata ultimata la realizzazione del tracciato ciclo-pedonale che corre lungo il Navile per circa 2,3 km sul territorio di Castel Maggiore, è l’ultimo di tre tratti di una pista che partendo dal Comune di Casalecchio, attraversa il Comune di Bologna fino al limitare del quartiere Navile per poi proseguire appunto costeggiando il canale Navile sul nostro territorio fino alla località Castello dove la pista si sfocia su via Matteotti per poi riprendere il suo percorso fino a Bentivoglio. Il progetto è stato cofinanziato dal Comune di Castel Maggiore e dalla fondazione “Del Monte” che ha inoltre curato, commissionandola alla Fondazione “Villa Ghigi” la redazione dello studio di fattibilità del tracciato.

Parco Umberto Erriu e Cataldo Stasi

Indirizzo: Via Lirone 46

Informazioni: Parco dell'area impianti sportivi, connette Palazzetto dello sport - Palestra arti marziali - Palatenda - Campo da baseball - Percorso vita - Skate park, Playground Basket, Playground Volley. Il 20 Aprile 1988 a Castel Maggiore, durante un intervento di pattuglia, fu perpetrato l'assassinio dei Carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi ad opera della "banda della uno bianca", in un agguato che ha lasciato una traccia indelebile nella memoria collettiva di Castel Maggiore. Il ricordo dei due giovani militari (24 anni Erriu, 22 anni Stasi), all'epoca dei fatti in forza alla Stazione Carabinieri di Castel Maggiore, vive così insieme alle attività sportive dei ragazzi e delle ragazze, in una memoria condivisa che unisce e rafforza la nostra collettività. A Castel Maggiore la banda della Uno Bianca ha perpetrato anche un'altra impresa criminale: il 27 dicembre 1990 Luigi Pasqui e Paride Pedini furono assassinati a sangue freddo dopo una rapina alla stazione di servizio di Via Galliera.

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