Contrasto dell’evasione - Comune di Castel Maggiore

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Contrasto dell’evasione

 

Niente permessi alle attività economiche non in regola con i pagamenti di TARI, IMU e altri tributi comunali

E’ quanto prevede una delibera adottata dal consiglio comunale il 27 aprile scorso.

 

Nella seduta del 27 aprile, il Consiglio comunale ha approvato il “Regolamento per la disciplina e l’applicazione delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali”.

L’assessore al bilancio e tributi, Matteo Cavalieri, illustrando il provvedimento ha spiegato che “nel momento in cui le aziende faranno richiesta di permessi e domande in municipio, ci sarà una verifica con l’ufficio Tributi che confermerà la regolarità o meno con il pagamento dei tributi dovuti al Comune. I soggetti che risulteranno morosi potranno chiaramente regolarizzare la propria posizione anche attraverso una richiesta di dilazione come previsto dal nostro regolamento delle entrate, così facendo otterranno l’autorizzazione, diversamente sarà negata. L’irregolarità scatta per un debito superiore a  500 euro”. Cavalieri sottolinea che “nel corso di questi anni di mandato abbiamo agito su diversi fronti con diversi provvedimenti per ciò che attiene la lotta all’evasione e all’elusione fiscale (cambio agente riscossione, cambio modalità di lavoro interne ecc), il regolamento che abbiamo presentato al Consiglio è frutto di un lavoro e di un percorso che ha coinvolto gli uffici, che riprende il regolamento già approvato da altri comuni (come Bologna) andando poi a declinarlo su quello che è il nostro territorio e valutando le possibilità sul campo”.

La normativa nazionale dal 2019 riconosce agli enti locali la possibilità di subordinare le autorizzazioni all’esercizio di attività commerciali o produttive alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali da parte dei richiedenti.

L’obiettivo del regolamento è quindi di attuare misure per disincentivare l’evasione e l’elusione fiscale nell’ambito dei tributi locali Tari, Imu, Canone Unico.

Al tempo stesso, sottolinea Cavalieri, “si vuole anche dare un segnale alla stragrande maggioranza delle attività economiche che pagano regolarmente”.

L’entrata in vigore è prevista dal 1 gennaio 2023.

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