Macondo - Comune di Castel Maggiore

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Macondo

 
Macondo

Macondo
un omaggio a Gabriel García Márquez

21-23 luglio, Parte prima

28-30 luglio, Parte seconda

Villa Salina Malpighi

Ore 21.00

Info e prenotazioni: 3395659516

 

con Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano, Elena Natucci, Gino Paccagnella, Tita Ruggeri

sonorità Francesco Brini

luci Paolo Falasca

collaborazione drammaturgica Mario Giorgi

coordinamento e cura Claudia Manfredi

grafica Alberto Sarti

docufilm Teo Rinaldi

 

Villa Salina Malpighi - Castel Maggiore, Bologna

21-23 luglio - Prima Puntata  

28-30 luglio - Seconda Puntata

Ore 21.00

 

L’affascinante cornice di Villa Salina Malpighi a Castel Maggiore (Bologna) torna ad ospitare Tutto il Mondo è un Teatro, progetto ideato e realizzato dall’Associazione Culturale Tra un atto e l’altro dedicato all’incontro tra la scena e i grandi classici della letteratura, per un vivo confronto con tematiche universali capaci di risuonare in ognuno di noi. Al lavoro, un gruppo di attrici e attori che ormai da sette anni, in estate, decidono di incontrarsi in residenza per quindici intensi giorni e costruire insieme spettacoli dalla regia collettiva. La nuova produzione, Macondo, è un omaggio allo scrittore colombiano Gabriel Garcìa Márquez e si presenta come una mise en espace con live electronics, in due episodi: dal 21 al 23 luglio il primo e dal 28 al 30 il secondo, con repliche alle ore 21.00.

 

Due puntate-spettacolo, quindi, andranno a comporre un’unica narrazione: questa è una delle principali novità dell’edizione 2022, a cui si aggiunge il coinvolgimento di Tita Ruggeri e Elena Natucci, che si uniscono per la prima volta allo storico ensemble, quest’anno composto da Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano e Gino Paccagnella, affiancati dalla collaborazione drammaturgica di Mario Giorgi.  Una vera e propria occasione di rinnovamento per un’annuale sfida di creazione in libertà.

«Ci sentiamo fortificati dalle nostre diversità – afferma il gruppo – sebbene questo comporti un grande sforzo collettivo e individuale: bisogna rendersi disponibili al compromesso. La nostra è un’operazione in cui il risultato non vuole essere il prodotto finito, ma la messa in piedi di un ragionamento a partire da grandi temi a confronto con il presente, con noi stessi, con le nostre differenti pratiche e con gli spettatori».

 

Da tali presupposti si è costituita una modalità di incontro e scambio artistico unica nel suo genere, dalla quale nasce anche quest’ultimo lavoro, Macondo, dal nome del paese in cui si svolge la narrazione, liberamente tratta dalla scrittura di Márquez. Attraverso le vicende di una delle famiglie pioniere di quella terra, si indaga l’evoluzione del sociale e dell’umano: dai primitivi insediamenti fino alla costruzione di un ordine e una politica che corrompono la natura, l’essere umano e, inevitabilmente, il loro rapporto. I temi della fine, della rovina e della degenerazione emergono dal racconto di morti ridicole e banali, che portano a riconoscere la fragilità dell’esistenza e, dunque, il suo immenso valore. Da qui l’incontro con la solitudine dell’individuo, indagata non solo attraverso la letteratura ma anche con la lente di un oggi che, tra guerre ed epidemie, ha accentuato tale condizione rendendola manifesta ed evidente.    

In un’alternanza di parole, immagini e sonorità, si affrontano dunque questioni universali che, declinate al presente, si rivelano particolari e urgenti; un modo per riflettere insieme sul senso del nostro vivere e sul peso dell’abitare in un mondo sempre più complesso, sfaccettato e isolato.

 

Una produzione di Tra un atto e l’altro, con il sostegno di Unione Reno Galliera, Comune di Castel Maggiore, Regione Emilia – Romagna, Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna.

 

Macondo fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.

 

Tra un atto e l’altro nasce nel 1999 nell’ambito di Bologna 2000 “Città della Cultura Europea”, da un’idea di Angela Malfitano e Francesca Mazza, attrici, registe e insegnanti, allieve di Leo de Berardinis. L’attività dell’associazione – il cui nome richiama il celebre romanzo di Virginia Woolf – prosegue (dal 2009 con il contributo della Regione Emilia-Romagna) con la produzione di spettacoli di nuova drammaturgia, rassegne e direzioni artistiche, progetti di formazione. Tra i principali obiettivi, l’impegno di nel sociale, con iniziative per le comunità locali: dai progetti nelle scuole (Scenari Solidali Junior), al coinvolgimento della “cittadinanza sensibile” (adolescenti, donne, anziani) in percorsi culturali e teatrali volti a favorire l’inclusione e la parità di genere. Tra le attività dell’associazione, si ricorda la direzione artistica di Francesca Mazza di Sguardi, la stagione teatrale di Castel Maggiore (2003-16). E ancora, l’ideazione del focus sulla drammaturgia contemporanea, che ha visto la messa in scena di Pierre Notte e del Premio Nobel Elfriede Jelinek; e ancora di Fo, Yourcenar, Weil, Goethe, Shakespeare, Jodorowsky, Dick, Shelley, Karge, o le bio-rock di Patti Smith, Marianne Faithfull e Keith Richards. Dal 2015 ogni estate Tra un atto e l’altro propone “Tutto il Mondo è un Teatro”, un progetto tra scena e letteratura che coinvolge, oltre a Malfitano e Mazza, Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Marco Manchisi, Gino Paccagnella e Bruno Stori. Nella pluralità delle loro esperienze e visioni, incontrano il pubblico su un grande tema diverso per ogni edizione, creando spettacoli dalla regia collettiva in un tempo breve e intenso. Tra queste produzioni: Tutto il mondo è un teatro (2016); Guerre e Pace (2017), Frankenstein (2018), Naviganti (2019), Notturno (2020), La vita nuova (2021), Macondo (2022).


MACONDO - CAST

 

Maurizio Cardillo ha lavorato come attore con il Teatro dell’Elfo, Teatri di Vita, Teatro Stabile di Bologna, Teatro Stabile di Bolzano, ErosAntEros, ed è stato diretto da Elena Bucci, Gigi Dall’Aglio, Luigi Gozzi, Renato Carpentieri, Paolo Billi. Nella stagione 2022/23 fa parte del cast de "Il Gabbiano" di Cechov, per la regia di Leonardo Lidi. Ha partecipato, dal 2007 ad oggi, a sette spettacoli della compagnia Le Belle Bandiere, ultimo L'anima buona del Sezuan di Brecht. Collabora stabilmente con l’associazione Tra un atto e l’altro di Francesca Mazza e Angela Malfitano. Per Liberty di Elena Di Gioia ha creato Il sadico del villaggio, dedicato a Marcello Marchesi, Festival della Letteratura di Mantova 2019. Per la Società dei Concerti di Parma ha scritto e diretto nel 2016 Lettera a mio padre, da Kafka, con Ugo Pagliai.

 

Fabrizio Croci è attore professionista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Collabora fino al 2017 con la compagnia romana “Accademia Degli Artefatti”, confrontandosi soprattutto con la drammaturgia contemporanea inglese e vince un Premio Ubu nel 2005 con lo spettacolo Tre pezzi Facili. Numerose le sue collaborazioni teatrali, tra cui Teatro Due di Parma, Teatro Stabile dell’Aquila, Teatro Stabile Florian-Metateatro di Pescara, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatri di Vita di Bologna, Lenz Teatro di Parma. Per la televisione ha partecipato a fiction quali Ris, Distretto di polizia, Caso di coscienza, Vento di ponente, Squadra antimafia, Vivere, Un posto al sole, Cento vetrine, Medicina generale, Terapia d’urgenza, Provaci ancora prof, Don Matteo. Dal 2013 si occupa di formazione teatrale e di comunicazione non verbale a Parma e in altre sedi.

 

Oscar De Summa è attore, regista e autore. Negli ultimi anni ha portato avanti due percorsi: il progetto “Contemporaneamente Shakespeare”, con la messinscena delle opere del Bardo per una fruizione popolare e di ricerca; e il lavoro di autore, attività per la quale ha ottenuto diversi riconoscimenti, come nel caso de La trilogia della provincia, che ha ricevuto il Premio Rete Critica 2016, il Premio Anct, Hystrio 2016 e il Premio Mariangela Melato 2017. De Summa collabora anche con realtà internazionali: è stato invitato alla Comédie-Française e alla 6e édition du Forum des Nouvelles Ecritures Dramatiques Européennes di Marsiglia per parlare del suo lavoro e in particolare de La sorella di Gesucristo, testo che in Francia ha riscosso molto successo, vincitore del premio Aida per la traduzione, pubblicazione e distribuzione nazionale. Nel 2021 debutta e va in tournée con lo spettacolo L’ultima eredità e attualmente è al lavoro su una nuova trilogia.

 

Angela Malfitano è attrice, regista e formatrice. Ha lavorato con i migliori registi del teatro contemporaneo europeo, tra i quali Leo de Berardinis, Thierry Salmon, Alejandro Jodorowsky, Claudio Morganti, Dario Fo, Matthew Lenton, Andrea Adriatico, Fabrizio Arcuri, Marco Sgrosso, Dominique Durvin, Mimmo Sorrentino, Leonardo Lidi. Vince nel 1992 il Premio Biennale Giovani Artisti Europei con La morte della Pizia, da Dürrenmatt. Nel 1999 fonda con Francesca Mazza “Tra un atto e l’altro” con cui produce spettacoli con una compagnia allargata di attori della Regione. Sempre con Francesca Mazza è in tournée da 12 anni con Due vecchiette vanno a Nord. Dirige progetti di teatro a cavallo tra cultura e sociale, fra tutti Il Corpo delle Donne. Corpo Sociale. Una lunga storia di interazioni in collaborazione con Az. Usl Emilia Romagna e Regione - Pari Opportunità. Ha ideato e diretto spettacoli sulle biografie di Marianne Faithfull, Patti Smith, Keith Richards, Joni Mitchell.

 

Elena Natucci si diploma nel 2019 alla Scuola per Attori di Emilia Romagna Teatro a Modena dopo uno stage formativo presso il Théâtre National de Bretagne a Rennes. Debutta come professionista nello spettacolo La commedia della vanità di Claudio Longhi, con il quale continuerà a lavorare per un anno. Collabora anche con altri registi e attori far cui Lino Guanciale e Renata Palminiello. Dal 2020 fino a fine 2021 lavora come attrice all’interno della compagnia permanente di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

 

Gino Paccagnella è attore, regista, educatore. Svolge un’intensa attività teatrale a partire dagli anni ‘80. Dopo essersi diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, debutta nel ruolo di Orazio nell’Amleto di Leo de Berardinis, con cui collaborerà per quasi vent’anni. È stato protagonista di molti spettacoli, sia in Italia che all’estero, con numerose segnalazioni e riconoscimenti, lavorando con alcuni tra i più importanti registi contemporanei, tra cui Cesare Ronconi, Raoul Ruiz, Egisto Marcucci, Giorgio Barberio Corsetti, Fabrizio Montecchi, Andrea Adriatico. In riconoscimento dell'attività artistica svolta al fianco di de Berardinis, ha ricevuto il premio speciale dell’Università di Bologna nel 2004, e il premio Viviani all’attore, conferito nel 2006 dal Festival di Benevento.

 

Tita Ruggeri è attrice, regista, lavora in teatro, cinema e televisione. Ha iniziato la sua formazione al DAMS, frequentando parallelamente stage di recitazione, dizione, acrobatica, mimo e clownerie con insegnanti del calibro di Dominique De Fazio, Matilde Marullo, Pierre Byland, Robert McNeer. Con Vivian Gladwell ha invece seguito l'intero corso di formazione per Clowning facilitator. Da anni, conduce un’intensa attività di workshop teatrali e di clowning rivolti a differenti fascia di età. Tra gli ultimi lavori a teatro: Aria fresca con Bob Messini al pianoforte; Retrovie scritto con Loredana D'Emelio; Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere con Gabriele Via; Amor mio, con Dina Moe and the Slowmen; Bidone, un finto monologo, scritto e diretto da Luisa Grosso; Cipolla, Tita Ruggeri sfoglia Wislawa Szymborska; Le cognate di Michel Tremblay, regia Andrea Adriatico; Good body di Eve Ensler, regia Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso; I monologhi della vagina di Eve Ensler, regia Emanuela Giordano. Per il cinema e la televisione: Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani; Nobili bugie di Antonio Pisu; L’ispettore Coliandro 4° stagione; Bar sport di Massimo Martelli; Prima dammi un bacio di Ambrogio Lo Giudice; Il nostro matrimonio è in crisi di Antonio Albanese.

 


INFORMAZIONI

Villa Salina, Via Galliera 2 – Castel Maggiore (Bologna)

Prima Puntata da giovedì 21 a sabato 23 luglio ore 21.00

Seconda Puntata da giovedì 28 a sabato 30 luglio ore 21.00

Durata 90 minuti

 

Biglietti

Intero 12 euro

Ridotto 10 euro

 

Prenotazioni

Lorena Gubellini

tel. 339 5659516

 

 

 

 

Il progetto è realizzato grazie al sostegno e ai contributi di Regione Emilia-Romagna, ATER | Circuito multidisciplinare dell’Emilia-Romagna, Comune di Bologna | BE Bologna Estate, Città di Castel Maggiore, Unione Reno Galliera.


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