80 anni fa le stragi nazifasciste - Comune di Castel Maggiore

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80 anni fa le stragi nazifasciste

 
80 anni fa le stragi nazifasciste

Durante la seconda guerra mondiale Castel Maggiore è stata teatro di importanti episodi della lotta antifascista e della guerra partigiana, pagando un grave contributo di sangue.
A Bondanello venne bruciata la casa dei Guernelli, una famiglia di mezzadri, venne ucciso il capofamiglia, due suoi figli e tre sfollati; alla Biscia venne fatto saltare in aria un caseggiato e sette persone vennero fucilate sulle macerie; a Sabbiuno di Piano, il 14 ottobre 1944, vennero uccisi ventisette uomini e sei donne. Castel Maggiore, a causa della sua posizione strategica, della presenza di un’importante stazione ferroviaria e della Caserma del Genio, fu uno dei territori più colpiti dai bombardamenti alleati.

 

3 settembre 1944 
ECCIDIO IN VIA PASSO PIOPPE

Il 3 settembre 1944, nel corso di una rappresaglia effettuata da reparti germanici e brigate nere, sono stati fucilati presso le macerie delle case date alle fiamme: 
Antonio Cavedagna, Olindo Cavedagna, Riccardo Cavedagna, Adelmo Guernelli, Ercole Guernelli, Giuseppe Guernelli 

 

LI RICORDIAMO A 80 ANNI DAI FATTI
Martedì 3 settembre 2024, ore 10.00 
presso il Cippo commemorativo in via Passo Pioppe
Intervengono:    
Luca Vignoli, Sindaco di Castel Maggiore
ANPI Castel Maggiore

 

12 settembre 1944 
ECCIDIO IN LOCALITA’ “BISCIA”

Il 12 settembre 1944, nel corso di una rappresaglia effettuata da reparti germanici e brigate nere, sono stati fucilati e abbandonati sulle macerie delle case fatte saltare in aria: 
Dionigio Bordoni, Roberto Dezaiacomo, Calimero Donati, Domenico Guerri, Enrico Piva, Romano Stanzani, Gino Zanarini

 

LI RICORDIAMO A 80 ANNI DAI FATTI
Giovedì 12 settembre 2024, ore 10.00 
presso il Cippo commemorativo in via Ferrarese - angolo Via Roma di Granarolo Emilia 
Intervengono:    
Luca Vignoli, Sindaco di Castel Maggiore
ANPI Castel Maggiore

 

14 ottobre 1944
ECCIDIO DI SABBIUNO DI PIANO

Il 14 ottobre 1944 alcuni partigiani furono catturati a Castel Maggiore e rinchiusi nel rustico della casa colonica di Giuseppe Guernelli da Carlo, in via Saliceto in località Sabbiuno di Piano. Una squadra di partigiani, guidata da Franco Franchini, assalì il caseggiato e liberò i prigionieri. Nello scontro caddero Franchini e alcuni partigiani. I nazifascisti ebbero, ma non è certo, una trentina di caduti.
Qualche ora dopo lo scontro i nazifascisti fermarono a caso 35 persone che abitavano nella zona e le fucilarono.
Le vittime, il cui nome è inciso sul monumento eretto in loco e anche su quello realizzato successivamente presso il Parco Staffette Partigiane: Dionisio Alberani, Alessandro Arbizzani, Pietro Barbieri da Cesare, Ennio Baschieri, Michele Cazzola detto Peppino, Calisto Checchi, la moglie Enrica Alberti e i figli Carolina e Luigi, Carlo Copiano, Gualtiero Fanti e il figlio Romolo, Lea Grandini, Rina Grazia e il fratello Rodolfo, Giovanni Gruppioni, Giuseppe Guernelli da Carlo, Umberto Guernelli, Adolfo Manganelli, Savino Masetti, Attilio Mazza, Alberto Orsi, Pietro Pasti e il nipote Sergio, Oreste Rimondi, Rinaldo Romagnoli, Luigi Scagliarini, Raffaele Selleri, Enrico Tolomelli, Argia Tosi e il fratello Ivo, Luigi Vigna e la figlia Medarda.

A questi 33 martiri vanno aggiunti due disertori della Wermacht - un polacco e un tedesco che si erano uniti alle forze della Resistenza - che furono catturati e fucilati.

La commemorazione si terrà domenica 13 ottobre alle 10.00 presso il parco Staffette Partigiane, con modalità in corso di definizione


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