UNA SALA PER LINA
Mercoledì 3 Aprile ore 18.00
Intitolazione della Sala Consiliare di Piazza Amendola a Lina Serenari (1920 - 2012)
antifascista, prima donna eletta in consiglio comunale*, assessora dal 1947 al 1960, una vita di impegno con le donne per la pace, per il volontariato e per la memoria.
Nata a Casalecchio di Reno il giorno 1 gennaio 1920, Lina Serenari visse a Castel Maggiore per quasi tutta la vita, morì a Bologna il 31 marzo 2012. Lina partecipò attivamente alla Resistenza a Castel Maggiore, nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Venturoli Garibaldi. Dopo la guerra, il suo impegno, come quello di tante altre compagne, non si fermò: nelle elezioni amministrative della primavera del ’46, le prime a suffragio maschile e femminile, lei e la maestra Virginia Bernardi furono le prime donne a diventare Consigliere comunale a Castel Maggiore.
E’ stata quindi protagonista di una stagione di ricostruzione materiale e morale del nostro paese, uscito dal periodo bellico gravemente martoriato. Oltre al pesante contributo di sangue, causato dai bombardamenti e dagli eventi bellici, circa 270 famiglie con un complesso di 1500 persone avevano perduto totalmente o parzialmente la casa, gravi erano i danni arrecati agli edifici pubblici, le scuole erano in rovina e venivano utilizzate come alloggio per le truppe alleate, persino il cimitero aveva subito un pesante bombardamento.
Lina Serenari visse in pieno quel periodo: nel novembre ’47 diventava Assessore e mantenne tale incarico fino al 1960.
L’impegno di Lina si è svolto con ammirevole dedizione al bene comune: oltre che nell’Amministrazione comunale e nell’attività politica e sindacale, nelle lotte delle donne, nell’associazionismo degli invalidi civili con l’ANMIC, e nell’ANPI.
Nel 2003 raccolse ricordi e testimonianze per rendere omaggio alle molte donne attive nella Resistenza, sia negli scioperi e nel movimento popolare, che nel supporto alle formazioni
La lotta per la pace e il ruolo sociale e politico delle donne rimasero una costante dell’impegno e della testimonianza di Lina.
Nel 2007 le è stata conferita l’onorificenza civica “Ape d’argento”, quale riconoscimento anche simbolico di una vita di impegno, contro la guerra, per la pace, la libertà e la democrazia.
Va ricordato anche il contributo complessivo della famiglia Serenari alla lotta di Liberazione e alla causa della democrazia, con il fratello Renato caduto nella Resistenza e lo zio Marino morto al confino.