Sabato 14 settembre alle ore 21.00 al Teatro Biagi D'Antona uno spettacolo di Oltre le Quinte e altre associazioni bolognesi, nato da un progetto sul contrasto alle solitudini e all'isolamento sociale, presentato dalle Associazioni che hanno scritto e interpreteranno ciascuna un tema sulla pace.
Un regista disilluso, Alfio, un cameraman squattrinato, Alfio, e un centro sociale della bassa bolognese. Questi i tre elementi fondamentali che caratterizzano “Parole di pace in salsa di pomodoro”, lo spettacolo nato dall’esperienza formativa del progetto “Tutti a bordo, parla il cibo! Cibiamoci di pace”, bando regionale che ha visto la partecipazione di alcune associazioni del nostro territorio. Realtà assai diverse, con finalità associative diverse: il Centro Sociale l’Airone di Castenaso, Oltre le quinte APS di Castel Maggiore, il Centro Sociale Il Roseto di Granarolo, il Centro Sociale Primavera di Minerbio, l’Organizzazione di Volontariato Insieme si può fare di Castello D’argile, l’Associazione di Promozione Sociale Campus Adriani di Granarolo, l’Associazione di Promozione Sociale La villa di Baricella.
Il percorso è iniziato a febbraio del 2023, quando abbiamo deciso di partecipare al bando regionale per la seconda volta, a seguito del successo del bando del 2021. Anche questa volta abbiamo deciso di fare uno spettacolo e di portarlo in giro nei paesi delle nostre associazioni, ma mentre nel primo bando il tema fu il cibo, alimento di condivisione e a volte di divisione, quest’anno ci siamo interrogati sul delicatissimo tema della pace, parola abusata, calpestata, dichiarata, assai poco praticata di questi tempi.
Che rischio parlare di pace senza cadere nella retorica e nella banalità e allora abbiamo deciso di chiedere a esperti in vari settori di raccontarci come costruire percorsi di pace: uno scienziato che studia come si possono utilizzare le risorse del pianeta terra e le energie alternative a quelli fossili, il presidente di una cooperativa sociale che dà lavoro a persone con difficoltà, un ragazzo fuggito dall’Eritrea che ora aiuta i migranti a inserirsi nel mondo occidentale.
Poi abbiamo fatto laboratori teatrali, dove abbiamo messo in scena alcuni racconti e canzoni, per capire come le parole e la musica possono creare esperienze di pace. Ecco dunque “Parole di pace in salsa di pomodoro”: Alfio e Spuma ricevono finalmente un incarico di lavoro, girare un documentario su cosa succede in una settimana in un centro sociale. Alfio accetta mal volentieri il lavoro e ogni giorno capisce che il progetto è una perdita di tempo, Spuma invece si fa coinvolgere e dove Alfio vede nero, Spuma intravede la luce. Un finale travolgente ed inatteso getta semi di speranza in questi tempi così difficili, dove la violenza sembra vincere sulla mitezza e la pace.
Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (D.lgs 117/2017) tramite il bando della Regione Emilia Romagna n.2241/2022