Dall’io al noi
Viaggio nei rapporti interpersonali
Paolo Boccia
presenta
ConTatto
Io, il buio e la fisioterapia
(Ed. Le Lettere, 2025)
Dialoga con l’autore Raffaella Tamba
Fisioterapista di Firenze. Nonostante un incidente che a sedici anni gli ha tolto la vista, non ha rinunciato allo studio e alla professione. Anzi ha saputo aprire coi propri pazienti una via di comunicazione sul piano emotivo e psicologico.
Dopo il successo della sua autobiografia Dal mio punto di vista, Paolo Boccia torna con il suo nuovo libro nel quale racconta, senza filtri, il suo percorso di fisioterapista, dagli inizi presso il CTO di Firenze ad oggi. La sua narrazione è frutto di oltre trent’anni di carriera professionale. Ma non pensate che in questo libro la fisioterapia venga narrata semplicemente come professione: il rapporto col paziente non è mai riferito soltanto alla risoluzione del problema fisico, specifico e puntuale, che certo è importante, ma è parte di un processo di cura in cui corpo e mente costituiscono un unicum. Il rapporto che Paolo crea coi suoi pazienti si fonda su due elementi chiave: ascolto ed energia. Ascoltare è cercare di capire le problematiche, le tensioni, le cause più profonde dalle quali spesso scaturisce il malessere propriamente fisico. L’energia, invece, si trasmette, si riceve, si produce: un ciclo virtuoso che accompagna quello riabilitativo, che aiuta a ritrovare fiducia nelle proprie capacità e che conduce alla guarigione. Aneddoti, persone, situazioni più o meno singolari: Paolo, con il suo stile ironico e diretto, ci racconta il lato più profondo e umano del suo mestiere di fisioterapista.
